E-PAY Basket

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Sempre più persone stanno adottando sistemi di pagamento digitali al posto del contante. Gli incentivi di molti Governi per incoraggiare l’uso di questi tipi di pagamento, che rimane ancora secondario in Europa rispetto al contante. Un report della Banca Centrale Europea mostra infatti come nel 2020 nel Vecchio Continente il 73% delle transazioni è stato effettuato mediante i contanti. Per gli Stati Uniti il discorso è diverso. La Federal Reserve di San Francisco ha pubblicato di recente un report dove si evidenzia come le monete e le banconote siano state utilizzate per il 19% di tutte le transazioni del 2020, il 7% in meno rispetto al 2019. Il denaro virtuale sta acquisendo un’importanza sempre maggiore e diversi studi dimostrano come il settore dei pagamenti digitali possa crescere anche nei prossimi anni.

Pagamenti digitali: sicurezza e facilità di utilizzo i fattori alla base della crescita

Sono diversi i motivi che stanno spingendo la tendenza dei pagamenti digitali, in primis l’innovazione portata dal settore, che sta portando allo sviluppo di nuovi prodotti di pagamento come quelli relativi al contact-less e agli smartphone. Con questi sistemi, le persone hanno una maggiore sicurezza in quanto se prendiamo come esempio i telefonini, gli acquisti possono venire sbloccati con fattori biometrici come il riconoscimento facciale o l’impronta digitale. Le società del settore stanno inoltre investendo importanti risorse nella sicurezza informatica, rendendo sempre più difficile per gli hacker riuscire ad appropriarsi di informazioni dei clienti. Inoltre una menzione va fatta alla situazione pandemica. Il Covid-19 ha spinto ulteriormente il comparto, sia per il boom dell’e-commerce, ma anche per il timore (smentito da diversi studi) che monete e banconote possano essere una fonte di contagio. Da segnalare anche come si stiano sviluppando i cosiddetti self checkout all’interno dei negozi: queste soluzioni eliminano di fatto la figura del cassiere, con i clienti che tramite metodi di pagamento digitale possono acquistare in maniera autonoma.

Pagamenti digitali: un settore in continua crescita

Secondo uno studio di Grand View Research, questo mercato potrebbe raggiungere una dimensione di 236,10 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita medio annuale del 19,4% nel periodo 2021-2028. Interessante evidenziare come per Finaria l’impatto del Covid-19 che ha incrementato le previsioni di crescita annuale dal 16% al 22%. La società prevede inoltre che nei prossimi 4 anni il comparto arriverà a 10.500 miliardi di valore. Per Accenture, entro il 2023 7.000 miliardi di dollari che sarebbero stati spesi in contanti verranno canalizzati in metodi di pagamento digitale.

Come fare ad investire nel settore tecnologico

Kimura Trading, nel basket e-pay ha inserito le 3 principali aziende che hanno come core business i pagamenti digitali:

Visal’azienda di servizi finanziari che si occupa di trasferire denaro principalmente tramite le carte di credito, debito e con le prepagate, è la dodicesima società al mondo per capitalizzazione di mercato, pari a oltre 500 miliardi di dollari. Il gruppo non emette le carte fisiche, ma fornisce le istituzioni finanziarie con i prodotti di pagamento con il marchio Visa. La compagnia ha sede in California ed è stata lanciata nel settembre 1958 dal programma di carte di credito BankAmeicard di Bank of America. L’attuale nome arriva nel 1976. Alla fine del 2020 Visa ha registrato ricavi per 21,8 miliardi di dollari, utili a 10,9 miliardi di dollari e 20.500 dipendenti.
Mastercardnata nel 1966 come Interbank Card Association, l’azienda ha una storia di Borsa relativamente breve, risalente al 2006. L’azienda si occupa di sistemi di pagamento e le fanno capo il marchio Maestro e il circuito interbancario Cirrus, acquistato nel 1985. Nel 2020 il gruppo ha registrato ricavi per 15,3 miliardi di dollari, utili netti a 6,4 miliardi di dollari e transazioni per 6.300 miliardi di dollari.
American Expressil gruppo di pagamenti elettronici nasce nel 1850 come società di posta prioritaria. Nel 1857 American Express arriva nel business dei servizi finanziari lanciando la sua vaglia postale. Nel corso della 1° guerra mondiale l’azienda era una delle poche aziende in Europa che riusciva ad onorare le lettere di credito degli americani nel Vecchio Continente. All’inizio del conflitto globale, il Governo britannico ha scelto l’azienda per spedire lettere, denaro e i pacchi ai prigionieri di guerra. La prima carta di credito è arrivata nel 1958. Alla fine del 2020 il gruppo ha registrato ricavi per 36,08 miliardi di dollari e utili netti di 3,135 miliardi di dollari. Al momento American Express ha una capitalizzazione di mercato di 126,62 miliardi di dollari, arrivando al 117esimo posto nella classifica delle aziende più capitalizzate al mondo.

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